Castel Baradello vicino a Como: la fortezza andata distrutta

10 ottobre 2014

Castel Baradello sorge sull’omonimo colle che domina la città di Como, in un punto in cui si gode di un panorama mozzafiato: da qui è possibile ammirare la città, il lago, la pianura padana, le cime delle Alpi e persino degli Appennini. Il nome stesso, nella sua origine, significa "luogo elevato".

La struttura meglio conservata all’interno del complesso è senz’altro la torre quadrata romanica, la cui base misura circa 8 metri su ogni lato. La sua altezza complessiva è di 28 metri. La parte più bassa ne misura 19 e mezzo, poggia le sue fondamenta sulla roccia ed era anticamente adornata da merli di tipo guelfo; la parte superiore, che è anche la più recente, misura invece circa 8 metri ed era anticamente adornata con merli di tipo ghibellino. La merlatura è oggi andata perduta.

Il primo ordine di mura che circonda la torre risale all’epoca bizantina, al VI o VII secolo, costituendo così la struttura più antica del castello. Si ritrovano menzioni di esse già nel 600, ad opera dello storico Giorgio di Cipro, che parla di un complesso sistema difensivo di confine chiamato "Limes bizantino". Queste mura sono circondate da un’altra cinta, più recente, contemporanea all'innalzamento della torre e delle mura interne. Vi si accede attraverso un suggestivo e affascinante portale a sesto acuto.

Delle altre strutture che componevano il castello restano oggi solo le fondamenta, anche se è stato possibile ricostruirne la planimetria. Tra di esse spicca la cappella di San Nicolò, che secondo le ricerche effettuate è di epoca contemporanea alla primitiva cerchia muraria, pertanto risale al VI secolo. Secondo la tradizione, qui venne seppellito Napo Torriani, ma non vi sono stati ritrovati resti ossei.

Secondo i documenti storici pervenuti, questo castello esercitò la funzione di luogo di rifugio della popolazione durante le guerre tra Como e Milano. Grazie agli accordi successivi, l’imperatore Federico Barbarossa fece ricostruire le mura cittadine e il Castel Baradello nel 1158, rafforzandolo con la nuova torre. L’anno seguente il castello ospitò l’imperatore e sua moglie, Beatrice di Borgogna, e in quell’occasione si festeggiò la vittoria su Milano con un palio che viene replicato annualmente ancora oggi.

Castel Baradello fu demolito nel 1527 ad opera del capitano spagnolo Cesareo don Pedro Arias su ordine di Antonio de Leyva governatore di Milano, per evitare che fosse conquistato dalle truppe francesi. Rimase in piedi solo la torre.

La struttura è accessibile nei mesi estivi, da aprile a settembre, il sabato e la domenica pomeriggio. Le visite infrasettimanali sono disponibili per gruppi di almeno 10 persone e previa prenotazione.

Il biglietto d’ingresso costa 4 euro, ridotto a 2 euro per ragazzi e anziani.

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