Blevio: una terrazza panoramica sul Lago di Como

16 maggio 2014

Blevio è un comune italiano della provincia di Como, collocato in una posizione panoramica sulla riva orientale del lago di Como. E’ divisa in sette frazioni, definite "sette città".

La cittadina di Blevio offre molte attrazioni turistiche da visitare, sia religiose che non. Tra i luoghi di culto da vedere spicca la Chiesa dei S.S. Gordiano ed Epimaco, edificata nella seconda metà del ‘700 sulle rovine di un preesistente edificio sacro. Presenta una splendida facciata a due ordini coronata da timpano e all'interno è conservata una tela secentesca attribuita al Nuvolone.

Nel territorio di Blevio sorgono diverse incantevoli ville, tutte affacciate sul lago di Como. Si distinguono in particolare Villa Roccabruna, Villa Al Poncett, Villa Cademartori, Villa Ravasi, Villa Troubetzkoy, Villa Da Riva e Villa Belvedere con l’adiacente parco. E’ fortemente consigliato effettuare una gita in battello sul lago, in modo da poter ammirare tutta la magnificenza di questi edifici.

A Blevio non mancano nemmeno monumenti ed edifici storici, il più caratteristico dei quali è indubbiamente il Castello d’Ardona, fatto costruire da Angelo Ruspini nel 1894 e oggi in rovina. Alla morte di Ruspini, la bizzarra costruzione passò in eredità alla sua governante, che lo cedette molto presto al “Gruppo Aziendale Tintoria Comense”. Il castello venne in un primo tempo adibito a centro estivo per i figli dei dipendenti e successivamente fu abbandonato.
Altri luoghi d’interesse nella zona comprendono il Portico Carlo Sacco, il Monumento ai Caduti e il Monumento ad Enrico Caronti.

Il luogo d’attrazione principale del comune di Blevio è costituito però dalla leggendaria Pietra Nairola, situata sul sentiero che porta da Brunate a Montepiatto, passando per i Monti di Blevio. Si tratta di un’enorme tavola piatta di granito di 7,4 metri di lunghezza per 4 metri di larghezza e circa 5 metri di altezza. Il monolite è collocato a 750 metri di altezza, in una posizione molto sporgente rispetto al pendio della montagna. La Pietra in questione proviene dalla Val Masino e fa parte di quel complesso di massi che vennero trasportati dai ghiacciai alpini durante il Neozoico. Come molti altri massi di quell’epoca preistorica, anche la Pietra Nairola presenta delle incisioni, soprattutto in forma di coppelle; si tratta di piccole concavità scavate nella roccia, dal significato probabilmente rituale.

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