Natale in Italia: l’origine del panettone, tipico dolce natalizio italiano

21 dicembre 2015

L’origine del panettone, tipico dolce natalizio italiano, è una specie di dilemma. Secondo diverse fonti, il termine “panettone” deriva da “Pan de Toni”: Toni, uno sguattero al servizio di Ludovico il Moro, potrebbe avere infatti inventato per sbaglio il dolce natalizio più famoso d’Italia dopo aver inavvertitamente bruciato una torta preparata in occasione della festa del suo padrone.

Il giovane decise quindi di impastare il lievito rimasto con farina, uova, zucchero, uvetta e canditi, ottenendo - per la prima volta nella storia - un pane dolce morbido e lievitato che, ancora oggi, gli italiani sono soliti mangiare nel periodo di Natale.

Questa è solo una delle tante leggende che circondano il panettone.

È probabile tuttavia che le reali origini del dolce risalgano al Medioevo, quando il popolo cominciò a festeggiare il Natale con un pane più ricco rispetto a quello che mangiava ogni giorno.

Secondo un manoscritto del tardo Quattrocento e redatto da Giorgio Valagussa, tutore per la nobile famiglia milanese degli Sforza alla vigilia di Natale la gente era solita celebrare il cosiddetto Rito del Ciocco: un pezzo di legno veniva messo nel camino mentre, in tavola, venivano serviti tre pani di frumento. Va sottolineato che il frumento era un bene molto prezioso e costoso, all’epoca! Nel corso della cena, il capofamiglia serviva una fetta di pane a tutti gli ospiti, mentre l’ultima veniva tenuta da parte per l’anno successivo come segno di continuità.

Ciò che in ogni caso sembra trovare traccia nei documenti dell’epoca è che, già nel 1395, tutte le panetterie di Milano con l’eccezione di Rosti - il panificio più ricco della città e fornitore delle famiglie nobili della zona - erano autorizzati a cuocere pane bianco soltanto in occasione del Natale, come regalo per i loro clienti.

Ancora oggi, comunque, la ricetta del panettone rispetta quella dell’antica tradizione: la preparazione è lunga, e richiede dai tre ai sette giorni, e i produttori artigianali sono tenuti in grande considerazione. Il loro panettone è ancora considerato un regalo di alto livello proprio per la preziosità dei suoi ingredienti.

Ma che cos’è, in pratica, il panettone? Si tratta di un pane dolce tradizionale di forma cilindrica e con la parte superiore a forma di cupola. Dovrebbe essere sempre più alto che largo, con un interno morbido e soffice appena sotto una crosta scura. Nelle versioni moderne, la frutta candita viene a volte sostituita con il cioccolato, ma il panettone tradizione dovrebbe contenere agrumi canditi e uvetta, e in particolare arancia, cedro e scorza di limone canditi, così come uva passa aggiunta asciutta e mai bagnata.

Il panettone viene servito a fette tagliate in verticale, e accompagnato da bevande calde o vini dolci, con il Moscato d’Asti. In alcune regioni d’Italia, il panettone viene servito con crema di mascarpone, a volte contenente anch’essa frutta candita, e un liquore dolce come l’Amaretto.

Il nostro consiglio? Se vi capita di trovarvi in Italia durante il periodo natalizio, non perdete l’occasione di assaggiare una fetta di panettone artigianale, possibilmente fatto a mano.

Vi basterà chiudere gli occhi e assaporare lentamente, dolcemente la sua pasta morbida. Ascoltate: state viaggiando indietro nel tempo, addirittura di secoli. Potete ammirare tutto lo splendore italiano attraverso un morso.

Buon Natale!

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