Alla scoperta della Riserva Naturale di Capo Gallo in Sicilia

4 marzo 2015

La riserva naturale di Capo Gallo è una riserva naturale regionale situata in Sicilia e istituita il 21 giugno 2001. Comprende un territorio di 586 ettari ed è composta essenzialmente dal massiccio del Monte Gallo. Quest’ultimo è un enorme agglomerato carbonatico, formatosi in epoca preistorica, culminante con il promontorio detto Capo Gallo. Monte Gallo è classificabile come una montagna carsica, caratterizzata da molteplici manifestazioni erosive superficiali e altrettanto numerose cavità. E’ affacciato sul mare e presenta un lato settentrionale ancora ben conservato dal punto di vista delle sue caratteristiche naturali, con una vegetazione cespugliosa e ampi elementi di macchia mediterranea. Il versante meridionale si presenta invece più brullo e roccioso: quella che oggi appare come una prateria selvaggia, un tempo era una distesa costituita da coltivazioni di ulivi.

Il promontorio di Capo Gallo è collocato nell’area a nord-ovest di Palermo ed è racchiuso tra i due golfi di Mondello e Sferracavallo. Su di esso svetta un imponente faro, a segnalarne la posizione ai naviganti.

Il territorio della riserva si estende quindi da Punta Barcarello a Capo Gallo e rappresenta il punto naturale di chiusura dei monti che delimitano la Conca d’Oro.

La riserva di Capo Gallo è improntata nel segno della biodiversità, con diversi microsistemi che convivono al suo interno. Le grotte che si trovano in quest’area hanno forme molto bizzarre, modellate dal mare, con all’interno conservate tracce storiche e ritrovamenti molto antichi. I fondali sono ricchi di una fauna particolarmente variegata e di una vegetazione dai colori vivaci; su di essi giacciono i relitti di antiche navi, inclusa una cartaginese, oltre ad ancore e anfore di varie grandezze.

Per quanto riguarda i mammiferi che popolano la zona della riserva, si trovano volpi, conigli selvatici e la specie locale del toporagno siciliano. Molto numerose anche le specie di uccelli che sorvolano l’area, dal passero solitario al pettirosso, passando per la cincia, il merlo e il fringuello. Tra i rettili, si ritrovano la lucertola campestre, la lucertola siciliana e il ramarro. Non mancano inoltre piccoli anfibi, così come varie specie di crostaci e molluschi sul litorale della riserva.

La Riserva di Capo Gallo presenta tre possibili accessi, uno a oriente, uno a occidente e uno a meridione. Il primo di essi sfrutta un sentiero di proprietà privata che dalla Torre di Mondello giunge al faro di Capo Gallo; proprio perché di appartenenza di un privato, tuttavia, tale ingresso è a pagamento.

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