Individuati 35 discendenti di Leonardo. Tra loro, Zeffirelli

18 aprile 2016

Il celebre regista italiano Franco Zeffirelli è uno dei 35 discendenti di Leonardo da Vinci, come recentemente confermato da un gruppo di storici che, per anni, sono stati impegnati a ri-tracciare il patrimonio lasciato dall’Uomo del Millennio.

I ricercatori hanno utilizzato diversi documenti e un fine lavoro investigativo per ottenere la ricostruzione di ben 15 generazioni provenienti dall’albero genealogico di Leonardo.

Fortunatamente, il grande genio si era lasciato alle spalle - al momento della morte, avvenuta nel 1519 - circa 6000 pagine e una innumerevole quantità di documenti, che non solo testimoniano la sua intelligenza fuori da ogni comprensione, ma anche alcuni enigmi per i quali, probabilmente, non vi sarà mai risposta.

Il punto di partenza per il team ricerca è stato negli archivi del nonno paterno di Leonardo, Antonio - che annotò la nascita del genio - ma anche in documenti e carteggi notarili ritrovati in Italia, Francia e Spagna.

In ogni caso, particolarmente interessante si è rivelata la linea di sangue paterna di Leonardo, come anche ammesso dal team di ricerca. “Abbiamo controllato i documenti e le tombe in Spagna e Francia così da ricostruire la storia della famiglia di Leonardo. abbiamo anche individuato una tomba di famiglia sconosciuta”.

Al termine della ricerca, gli storici coinvolti hanno scoperto che 35 persone che vivono a Firenze e nelle cittadine circostanti - inclusa Vinci - sono certamente legati a Leonardo da un punto di vista genealogico: includono un poliziotto, un pasticcere, un fabbro in pensione, un commercialista, un architetto e persino un famoso regista - Franco Zeffirelli.

Elena Calosi, una dei discendenti di Da Vinci, è comprensibilmente eccitata: “Ovviamente sono sorpresa, ma felice, felice anche per mia nonna che non c’è più, e che era orgogliosa del suo cognome, Vinci”.

E i resti di Leonardo? Il loro destino è piuttosto discusso. Il suo corpo venne inizialmente sepolto in una cappella vicino Ambrosie, in Francia, dove il genio era morto. Ma durante le guerre del 16esimo secolo la struttura venne distrutta e, in seguito, i resti di Da Vinci vennero trasferiti nella vicina Cappella di Saint-Hubert, dove ancora oggi una tomba li ricorda - seppure alcuni dubitino della sua autenticità.

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